Vi siete mai chiesti perché nel vostro salotto c’è un cane e non un lupo?
Tutti sappiamo e siamo certi che il progenitore di qualsiasi cane è un lupo.
Partendo dal principio: l’uomo fin dall’ antichità ha scelto tuttavia quegli individui della specie lupo più docili, con distanza di fuga minore e con un’alimentazione il più possibile adattabile. Ha scelto individui cooperativi e potenzialmente collaborativi che potessero aiutarlo nel suo lavoro in quanto la specie cane è fatta per “fare” e non per stare fermo in salotto.
Benissimo quindi si può dire che nel tempo l’uomo ha esercitato una SELEZIONE ARTIFICIALE sul progenitore cane e ha creato le razze.
Insieme a tale selezione l’uomo ha avuto la fortuna di avere dalla sua parte la natura e quindi il progenitore cane non solo ha subito una selezione artificiale, ma anche una NATURALE.
Ciò che significa?
Il processo di domesticazione non può avvenire se non abbiamo queste due spinte selettive una naturale l’altra artificiale.
Per questo le specie domestiche (dal latino domus=casa) vivono a stretto contatto con l’uomo poiché l’esigenza si è presentata da entrambe le parti.
Purtroppo molte specie che noi chiamiamo erroneamente domestiche stanno nelle nostre case, ma l’unica spinta selettiva che è avvenuta è quella artificiale da parte dell’ uomo.
Qualche esempio: suricati, pipistrelli, cincillà, cane della prateria, pappagalli, rettili, tartarughe.
Ricordatevi sempre che il LUPO in quanto tale non ha le caratteristiche etologiche per vivere in una casa, mentre il cane si, proprio per i motivi sopra detti.
Dr.ssa Sofia Bertaso
Biologa Nutrizionista animale AA-08800
Etologa e Educatrice cinofila